Bruxelles – Le questioni bilaterali irrisolte tra i membri dell’UE e i paesi non membri dell’Unione devono essere risolte bilateralmente e non possono essere utilizzate come leva per bloccare il processo di adesione dei paesi candidati, si afferma nella Proposta di relazione sulla Strategia di allargamento dell’UE del Parlamento europeo, in cui si sottolinea che alcuni dei paesi che aspirano a unirsi al blocco hanno già da anni lo status di candidati all’adesione.
– L’allargamento è uno degli strumenti più potenti dell’UE nella politica estera e nella geopolitica e rimane un motore chiave per la sicurezza, la pace, la stabilità e la prosperità a lungo termine in Europa, basato su valori democratici comuni e rappresenta un’opportunità storica con significativi vantaggi socio-economici, politici e di sicurezza sia per l’UE che per i paesi coinvolti nel processo di allargamento, si sottolinea nella Relazione.
Durante la presentazione odierna del documento davanti alla Commissione per gli affari esteri (AFET) del Parlamento europeo, il relatore, il deputato europeo lituano Petras Auštrevičius, ha dichiarato che l’UE deve avere una strategia per l’allargamento, e non solo un piano una tantum, e che non deve permettere che questo processo venga tenuto in ostaggio da qualsiasi paese membro, poiché si tratta di unire l’Europa e avvicinare gli europei.
– Vedo l’europeizzazione come una piattaforma inevitabile alla quale i paesi europei possono contribuire, beneficiarne e vivere insieme a lungo termine, ha affermato Auštrevičius.
Secondo lui, l’allargamento è particolarmente importante in condizioni di aggressione russa contro l’Ucraina e nei tentativi della Russia di creare divisioni in Europa e di esercitare influenza su determinati paesi europei, rendendoli più deboli e “dipendenti dall’Impero russo”.
Auštrevičius ha sottolineato che i paesi candidati all’adesione stanno attraversando un processo di trasformazione, adattamento e riforme complete e i progressi di ciascuno di essi devono essere valutati in base ai meriti individuali.
D’altra parte, secondo il deputato europeo liberale lituano, l’UE deve mantenere la funzionalità del processo di adesione, quindi deve passare a prendere decisioni a maggioranza qualificata e deve farlo in modo tempestivo e il più trasparente possibile.
– I paesi coinvolti nell’allargamento non sono una zona cuscinetto dell’UE, sono futuri membri della nostra Unione comune e hanno bisogno di adattabilità pratica, integrazione individuale e sostegno finanziario strutturale. Credo fermamente che ogni paese candidato dedicato all’adesione, attraverso riforme e il nostro sostegno, possa raggiungere il proprio obiettivo e diventare un membro a pieno titolo della nostra comunità, ha aggiunto Auštrevičius. (20 novembre 2025)
go to the original language article
