Bruxelles (ANSA) – Roma, Parigi e Berlino tornano in pressing con l’obiettivo di una missione navale Ue nel Mar Rosso a protezione dell’area e del traffico marittimo. “Data la gravità della situazione attuale e i nostri interessi geostrategici, è importante che l’Ue dimostri la sua volontà e le sue capacità di agire come attore di sicurezza globale, anche nel settore marittimo” scrivono in un documento che viene presentato al Consiglio Affari Esteri di oggi.
“La missione sarà in linea con la Convenzione Onu sul diritto del mare e sarà difensiva”, si legge nel testo, che sottolinea “l’importanza di usare le strutture e le capacità già esistenti” della missione Emasoh/Agenor, nello stretto di Hormuz. La missione militare europea nel Mar Rosso rappresenta “un passo considerevole verso una vera difesa europea. L’Italia è pronta a fare la sua parte” ha commentato il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Bruxelles.
“La missione deve avere un sistema di difesa che a mio giudizio deve essere forte, quindi in grado di abbattere droni e missili lanciati dagli Houthi. La missione europea non credo che preveda attacchi in territorio yemenita perché non è mai successo, ma ci sarà una protezione militare molto forte, determinata e mi auguro con tutti gli strumenti necessari”, ha spiegato il vice premier italiano (22 gennaio).
L’Ue vara un quadro sanzionatorio per Hamas, colpiti i primi 6
Bruxelles (ANSA) – Il Consiglio Ue ha stabilito oggi un quadro specifico di misure restrittive che consentirà di ritenere responsabile qualsiasi individuo o entità che sostenga, faciliti o consenta azioni violente da parte di Hamas e della Jihad islamica palestinese (PIJ). Il Consiglio ha anche deciso di inserire nell’elenco sei persone di diversa nazionalità responsabili di aver fornito sostegno finanziario ad Hamas.
Si tratta del finanziere sudanese Abdelbasit Hamza Elhassan Mohamed Khair, del proprietario di “Shuman for Currency Exchange SARL” Nabil Chouman, del figlio del primo, Khaled Chouman, dell’anziano finanziatore di Hamas Rida Ali Khamis, dell’anziano operativo di Hamas Musa Dudin e del finanziatore algerino Aiman Ahmad Al Duwaik (19 gennaio).
Von der Leyen verso la ricandidatura alle Europee
Bruxelles (ANSA) – La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, annuncerà la candidatura ad un secondo mandato a capo dell’esecutivo europeo il 19 febbraio in Germania, in occasione del congresso della Cdu, scrive Politico. Venerdì scorso a Stoccolma, von der Leyen per la prima volta si era un po’ sbilanciata in conferenza stampa, indicando la data entro cui si chiuderanno le candidature del Ppe, il 21 febbraio, e chiedendo quindi “un po’ di pazienza” ai cronisti.
Subito dopo i premier svedese, Ulf Kristersson, e finlandese, Petteri Orpo, hanno formulato un endorsement nei confronti di von der Leyen, auspicando che “la sua leadership” continui. Per essere eletti al Consiglio europeo i presidente della Commissione hanno bisogno della maggioranza qualificata dei Paesi membri, ovvero almeno 20 sui 27 totali, con la condizione che devono racchiudere almeno il 65% della popolazione europea.
Il Ppe, il partito di von der Leyen, esprime 12 primi ministri, che a marzo diventeranno 13 con la nomina di Mariya Gabriel in Bulgaria. E con un’appendice: le elezioni in Portogallo in primavera, che vedono il centrodestra favorito dopo le dimissioni di Antonio Costa. Il cancelliere Olaf Scholz, sebbene sia dell’S&d, è pronto anche lui a sostenere la sua connazionale. La premier Giorgia Meloni ha già di fatto aperto al suo appoggio. L’estone Kaja Kallas, pur militando tra i liberali, è tra le leader più vicine a von der Leyen.
A ciò va aggiunto che la nomina del presidente della Commissione deve comunque rispettare l’esito delle Europee, dove i Popolari sono in netto vantaggio. Nomi alternativi, inoltre, non sembrano emergere per ora. I liberali probabilmente non esprimeranno un loro Spitzenkandidaten, mentre i socialisti hanno nominato l’attuale commissario al Lavoro Nicolas Schmit (20 gennaio).
Impegni Apple nell’indagine antitrust Ue su Apple Pay
Bruxelles (ANSA) – Apple ha proposto alla Commissione europea una serie di soluzioni per risolvere l’indagine su abuso di posizione dominante relativa alla tecnologia usata nei pagamenti elettronici con telefonino tramite Apple Pay. Lo annuncia l’esecutivo comunitario invitando quindi le parti terze interessate a sottomettere eventuali reazioni entro un mese.
Il gruppo di Cupertino si impegna tra l’altro con la Commissione europea nell’indagine su Apple Pay a consentire gratuitamente l’accesso ai fornitori terzi di servizi di portafoglio mobile a una serie di interfacce di programmazione con la funzionalità Nfc su dispositivi iOS; ad applicare gli impegni a tutti gli sviluppatori di app di portafoglio mobile di terze parti nello Spazio economico europeo; a fornire funzionalità aggiuntive; ad applicare criteri di ammissibilità equi, oggettivi, trasparenti e non discriminatori per l’accesso Nfc agli sviluppatori di app di portafoglio mobile di terze parti (19 gennaio).
Von der Leyen a Sarajevo con Rutte e Plenković, focus sull’adesione della Bosnia
Bruxelles (ANSA) – La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, sarà domani a Sarajevo, in Bosnia-Erzegovina, insieme al premier dei Paesi Bassi Mark Rutte e al premier della Croazia Andrej Plenković. La missione permetterà di incontrare le autorità e incoraggiare i progressi nel processo di adesione del Paese, dopo che i leader dell’Ue hanno espresso nel dicembre 2023 la loro disponibilità ad avviare i negoziati una volta raggiunta la necessaria conformità ai criteri di adesione.
Insieme ai primi ministri Rutte e Plenković, von der Leyen incontrerà rispettivamente i membri della presidenza della Bosnia-Erzegovina, la presidente del Consiglio dei ministri della Bosnia-Erzegovina, Borjana Krišto, e i membri del Collegium congiunto dell’Assemblea parlamentare del Paese (22 gennaio).
Questa raccolta è una selezione editoriale basata sulla copertura europea dell’ANSA. La responsabilità editoriale di questa pubblicazione è dell’ANSA. Viene pubblicata il lunedì e il giovedì.