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Bruxelles – La Slovenia, secondo le parole della ministra degli esteri Tanja Fajon, è pronta a collaborare alla formazione dei poliziotti palestinesi di Gaza, prevista dall’UE. Non è ancora noto come parteciperà esattamente, ha aggiunto la ministra in una dichiarazione a margine della riunione dei ministri degli esteri degli Stati membri dell’unione a Bruxelles. Ha anche sostenuto la missione dell’UE a sostegno del funzionamento del valico di frontiera di Rafah.
“Anche la Slovenia è pronta a collaborare. Quindi stiamo attualmente esaminando con quante persone e dove,” ha detto Fajon riguardo ai piani dell’UE per formare fino a 3000 poliziotti di Gaza, annunciati dall’alto rappresentante per la politica estera dell’unione Kaja Kallas.
I poliziotti, che secondo informazioni non ufficiali sono sulla lista paga dell’Autorità palestinese, sarebbero formati nell’ambito della missione dell’UE a sostegno della polizia palestinese EUPOL COPPS, che attualmente opera solo nella Cisgiordania occupata.
La Slovenia, secondo le parole della ministra, sostiene anche la ripresa della missione EUBAM Rafah, destinata a sostenere il funzionamento del valico di frontiera di Rafah tra Gaza e l’Egitto. La missione è iniziata nel 2005, ma attualmente non opera al valico di frontiera.
I capi delle diplomazie degli Stati membri hanno discusso della modifica dei mandati di queste due missioni civili dell’UE nella regione nell’ambito di un dibattito sul ruolo dell’unione nell’attuazione del piano di pace per Gaza del presidente americano Donald Trump. Il piano, secondo il quale il 10 ottobre è iniziato un fragile cessate il fuoco tra il movimento islamista palestinese Hamas e l’esercito israeliano, è stato sostenuto lunedì dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, di cui attualmente fa parte anche la Slovenia. (20 novembre)