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Bruxelles (ANSA) – Portare al 15% del mercato globale la quota di capacità produttiva dell’Ue nel settore delle tecnologie pulite, istituire un Consiglio dedicato alle imprese per la transizione pulita fuori dall’Ue e sostenere i partner globali nella tariffazione del carbonio. Sono alcune delle iniziative che l’Ue intende perseguire sui mercati globali in materia di clima ed energia, indicate in una strategia congiunta della Commissione Ue e dell’Alta rappresentante Ue Kaja Kallas.

La ‘Visione globale dell’Ue per l’energia e clima’ arriva a poche settimane dall’avvio della Cop30 di Belem sul clima e ribadisce l’impegno dell’Ue a mantenere lo slancio dell’accordo di Parigi, con gli obiettivi globali di triplicare le rinnovabili, raddoppiare l’efficienza energetica e abbandonare i combustibili fossili entro il 2030.

E insisterà, attraverso una task force, a sostenere anche gli altri Paesi nello sviluppo di solide politiche per dare un prezzo al carbonio, come fa l’Ue attraverso il mercato Ets. Per rafforzare le opportunità internazionali per le aziende attive nel settore di tecnologie pulite, Bruxelles annuncia la creazione di un Consiglio per la transizione pulita che fornirà consulenza alla Commissione sulle priorità di investimento nelle tecnologie pulite nei paesi partner.

Attraverso il Global Gateway Investment Hub le imprese europee potranno connettersi tra loro e lavorare insieme nella realizzazione di progetti di scala globale. La comunicazione pone l’accento sulla necessità di aumentare la domanda di prodotti a basse emissioni e di stipulare partenariati globali per ampliare le catene del valore pulite.

Gli sforzi in tal senso dovrebbero accelerare l’obiettivo già fissato con il Net-Zero Industry Act di portare al 15% la capacità di produzione ‘Made in Europe’ di tecnologie verdi sul mercato globale. Tra le altre cose, l’Ue punta a integrare i rischi climatici nella politica estera e di difesa dell’Ue, promuovendo scambi a livello internazionale su come i cambiamenti climatici influenzano la stabilità e i conflitti (16 ottobre).

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