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Lussemburgo – Il governo svedese ha premuto all’inizio di quest’anno presso l’UE per accelerare il rimpatrio in Siria. Ora è il momento di un altro paese, si pensa, e si desidera che la Commissione UE elabori un piano per rimpatriare più persone senza motivi di asilo in Afghanistan.

“Dobbiamo trovare soluzioni per far funzionare il rimpatrio forzato. Se si è arrivati in Svezia e si è commesso un reato, si deve essere espulsi”, afferma il ministro per l’immigrazione del paese Johan Forssell, che solleva la questione in un incontro dell’UE a Lussemburgo martedì.

L’UE aveva un accordo di rimpatrio con l’Afghanistan fino al ritorno al potere dei talebani nel 2021. Ora Forssell spera, ad esempio, in voli charter comuni dell’UE per rimpatriare gli afghani sempre più numerosi che non sono considerati aventi diritto all’asilo in Europa.

All’incontro si discutono anche le regole aggiornate dell’UE su come deve avvenire il rimpatrio per le persone senza diritto di soggiorno. C’è disaccordo su se debba essere obbligatorio o volontario riconoscere le decisioni di espulsione di altri paesi dell’UE.

(14 ottobre)