Le aperture delle ultime settimane da parte del capo dei popolari Manfred Weber ai conservatori di Ecr hanno provocato delle tensioni all’interno della coalizione tradizionalmente europeista, frantumando l’unità dei gruppi
Il primo dicembre la nuova Commissione europea entrerà in carica e verrà capovolta la clessidra: 100 giorni passano in fretta e Ursula von der Leyen avrà subito diverse crisi da affrontare, dopo la lunga fase di transizione iniziata l’estate scorsa con le elezioni europee.
Dopo giorni di accuse, minacce e trattative, l’impasse tra popolari, socialisti e liberali si è sbloccato suggellando un fragile patto europeista che blinda i due vicepresidenti esecutivi Raffaele Fitto e Teresa Ribera, casus belli di uno scontro politico ben più ampio e articolato.
Le tre forze della ‘maggioranza Ursula’, Popolari, Socialisti e Liberali, hanno optato per un rinvio a “data da destinarsi” della valutazione dei sei vicepresidenti in pectore, tra cui il ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto, in attesa di una mediazione della presidente della Commissione, Ursula von der Leyen
Si tratta del penultimo passaggio, ma quello più importante, sulla strada della formalizzazione del nuovo esecutivo europeo a guida Ursula von der Leyen