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Bruxelles (ANSA) – L’Unione Europea aumenta di 25 milioni di euro i suoi aiuti umanitari a Gaza, ha annunciato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. “Così facendo, l’Unione Europea garantirà un totale di 100 milioni di euro in aiuti umanitari per i civili di Gaza. Allo stesso tempo, stiamo lavorando con Israele, Egitto e Nazioni Unite per far entrare a Gaza un maggior numero di convogli, anche attraverso corridoi e pause per le esigenze umanitarie”, ha aggiunto.

Nelle conclusioni del Consiglio europeo, adottate il 26 ottobre, si chiede che l’accesso umanitario sia continuo, rapido, sicuro e senza ostacoli e che gli aiuti raggiungano chi ne ha bisogno attraverso tutte le misure necessarie, compresi i corridoi umanitari e le pause per le esigenze umanitarie. “L’Ue ha avviato un’operazione di ponte aereo umanitario per aiutare le popolazioni colpite dalla crisi, facilitando la consegna di carichi umanitari forniti da partner come l’Unicef e organizzazioni internazionali”, si legge in una nota.

Dal 16 ottobre, 6 voli che hanno trasportato oltre 263 tonnellate di aiuti hanno raggiunto l’Egitto. Le operazioni mirano a facilitare il preposizionamento degli aiuti a sostegno di una rapida consegna dell’assistenza alle persone bisognose a Gaza. Inoltre, il Meccanismo di protezione civile dell’Ue è stato attivato per offrire supporto ai voli di rimpatrio da Israele (6 novembre).

Centri per migranti in Albania, l’intesa tra Roma e Tirana

Roma (ANSA) – La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha firmato un protocollo d’intesa con il premier albanese, Edi Rama sulla gestione dei flussi migratori che punta a dissuadere le partenze e il traffico di esseri umani, nonché ad alleggerire hotspot come quello di Lampedusa. Dalla primavera 2024, i migranti messi in salvo nel Mediterraneo dalle navi italiane saranno trasferiti in Albania.

Secondo l’accordo, alla conoscenza dell’Ue che in attesa dei dettagli si raccomanda “sia nel pieno rispetto del diritto comunitario e internazionale”, l’Italia userà il porto di Shengjin, all’altezza di Bari, e l’area di Gjader, 20 chilometri nell’entroterra, per realizzare a proprie spese due strutture: una di ingresso, per le procedure di sbarco e identificazione; e una di accoglienza temporanea degli immigrati salvati in mare. “Non minori, donne in gravidanza e altri soggetti vulnerabili”, ha precisato Meloni.

Il protocollo non si applica agli immigrati che giungono sulle coste e sul territorio italiani ma a quelli salvati nel Mediterraneo da navi italiane, come quelle di Marina e Gdf. Non quelle delle ong. “Nei due centri” i migranti staranno “il tempo necessario per le procedure. Una volta a regime, ci potrà essere un flusso annuale di 36-39 mila persone”, ha spiegato Meloni, chiarendo che la giurisdizione dei centri sarà italiana, mentre l’Albania collaborerà con le sue forze di polizia per sicurezza e sorveglianza (6 novembre).

L’Ue indaga sul caro voli, ‘compagnie diano spiegazioni’

Bruxelles (ANSA) – Bruxelles indaga sull’aumento delle tariffe aeree in tutta Europa, salite fino al 30% nel corso dell’estate con profitti eccezionali per le compagnie. Lo ha annunciato la commissaria Ue ai Trasporti, Adina Valean, in un’intervista al Financial Times. “Stiamo indagando” per avere “una spiegazione completa e dettagliata”, ha spiegato Valean precisando che Bruxelles non intende intervenire su un mercato “funzionante”.

Il faro dell’Ue è puntato sulle anomalie di lungo termine del mercato dopo le restrizioni del Covid, per i quali sembra ancora mancare una causa ben definita oltre al boom dei viaggi e ai problemi nelle catene di approvvigionamento innescati dal contesto geopolitico. Per questo la squadra di Valean è “in dialogo permanente” con un’industria che fa cassa. Da parte di Bruxelles non ci sarà comunque nessun intervento sul libero mercato, anche perché l’esecutivo non può agire “come regolatore nella microgestione dei prezzi o imporla”.

Uno scenario che Valean stessa considera di fatto “non realizzabile” e nemmeno “auspicabile”. Le pratiche dei prezzi devono essere però, nei principi cardine comunitari, accessibili e volte a non ostacolare la connettività. Una linea che, plaude il ministro per il Made in Italy, Adolfo Urso, “si muove sulla rotta indicata dall’Italia”. A partire dalla quale Roma e Bruxelles possono andare “avanti, insieme, per un servizio migliore, in trasparenza e nel rispetto delle regole” (6 novembre).

Il Parlamento europeo chiede di riconoscere i certificati di genitorialità in tutta l’Ue

In het Europees Parlement in Straatsburg werd een verbod op de export van plastic afval goedgekeurd. Over de nieuwe wetgeving moeten wel nog onderhandelingen worden gevoerd met de Raad. - Foto:
Il Parlamento europeo chiede di riconoscere i certificati di genitorialità in tutta l’Ue

Bruxelles (ANSA) – Il Parlamento europeo chiede di limitare la possibilità per i Paesi dell’Ue di rifiutarsi di riconoscere la genitorialità stabilita in un altro Stato membro. La raccomandazione è contenuta in un parere approvato martedì mattina dalla commissione giuridica del Parlamento europeo, con 14 voti, contrari 4 e nessuna astensione, sul progetto di legge Ue sul riconoscimento transnazionale della genitorialità.

Stando al parere del Pe la genitorialità continuerebbe a essere stabilita a livello nazionale ma gli stati dovrebbero riconoscerla come tale in tutti i paesi dell’Ue “indipendentemente da come il bambino è stato concepito o è nato”. Il progetto di direttiva su cui la commissione ha espresso il parere consentirebbe il riconoscimento in tutta l’Ue della genitorialità stabilita in un Paese dell’Unione con lo scopo di fare in modo che i bambini godano degli stessi diritti in tutti i Paesi, in particolare per quanto riguarda l’affidamento, il mantenimento o la successione.

Gli eurodeputati hanno inserito nel testo che l’eccezione, inclusa nel disegno di legge, che consentirebbe ai Paesi di non riconoscere la genitorialità se manifestamente incompatibile con il loro ordine giuridico, non dovrebbe portare a discriminazioni ad esempio contro figli di genitori dello stesso sesso. Il parere propone infine che, per i casi in cui le autorità nazionali si oppongano al riconoscimento, la genitorialità accertata sussista fino all’adozione di una decisione definitiva (7 novembre).

Questa raccolta è una selezione editoriale basata sulla copertura europea dell’ANSA. La responsabilità editoriale di questa pubblicazione è dell’ANSA. Viene pubblicata il lunedì e il giovedì.