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Strasburgo (ANSA) – “L’Europa è in lotta. Una lotta per i nostri valori e le nostre democrazie, una lotta per la nostra libertà e il nostro futuro”. È il monito lanciato dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen a Strasburgo nel discorso
sullo Stato dell’Unione. La numero uno dell’esecutivo comunitario ha annunciato che l’Europa anticiperà 6 miliardi di euro dal
prestito G7 e stipulerà un’alleanza con l’Ucraina per costruire “un muro di droni come fondamento di una difesa credibile”.

Sul fronte israeliano – venendo incontro alle richieste dei Socialisti ma anche dei Verdi – sono state presentate le maggiori novità. Von der Leyen ha annunciato la sospensione parziale della collaborazione bilaterale tra la Commissione e Israele, un rapporto che vale oltre 30 milioni di euro.

“Proporremo sanzioni contro i ministri estremisti e contro i coloni violenti. Proporremo anche una sospensione parziale dell’Accordo di Associazione sulle questioni commerciali”, ha annunciato von der Leyen, ricordando, tuttavia, come sul tema i 27 siano divisi. Immediata la reazione del ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar, che l’ha accusata di essere “influenzata dalla propaganda di Hamas”.

Il richiamo all’unità e all’azione ha fatto da fil rouge ad un discorso che ha toccato anche i temi economici. Von der Leyen ha annunciato una roadmap per il mercato unico da qui al 2028, ha ricordato che con i pacchetti omnibus le imprese risparmieranno 8 miliardi in oneri burocratici, ha anticipato l’inserimento di un criterio ‘Made in Europe’ anche negli appalti pubblici.

L’Europa, è stato il senso del suo messaggio, resta un continente aperto ma anche pronto a proteggere i suoi interessi. Interessi che, secondo von der Leyen, la Commissione ha difeso nell’intesa sui dazi con gli Usa. Dall’accordo – ha rimarcato – giunge “una stabilità fondamentale nelle nostre relazioni in un momento di grave insicurezza globale” (10 settembre).

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