BELGRADO – Il ministro della giustizia Nenad Vujić ha discusso con il capo della Delegazione dell’Unione europea in Serbia, l’ambasciatore Andreas fon Bekerat, della prosecuzione dei processi di riforma nel settore della giustizia e di questioni concrete relative al miglioramento dello stato di diritto, nonché delle attività che si svolgono nell’ambito del processo di adesione della Serbia all’Unione europea.
Durante il colloquio, particolare attenzione è stata dedicata al ulteriore adeguamento della legislazione nazionale all’acquis dell’UE, al rafforzamento dell’indipendenza della magistratura e dell’autonomia della procura pubblica, nonché all’efficienza e alla trasparenza della giustizia nel suo complesso, ha comunicato il Ministero della giustizia. Vujić ha sottolineato l’impegno del Ministero della giustizia e del Governo della Serbia a proseguire l’attuazione dei processi di riforma in linea con gli obiettivi strategici e gli obblighi internazionali, con una collaborazione continua con le istituzioni dell’Unione europea. Si è soffermato in particolare sulla futura analisi del lavoro della Procura pubblica per la criminalità organizzata, alla cui elaborazione fin dall’inizio, oltre alle pertinenti istituzioni nazionali e alle associazioni professionali, saranno coinvolti l’Unione europea, il Consiglio d’Europa, GRECO e altri, cosa che è già stata sottolineata e accolta favorevolmente dalla Commissione europea nella riunione del Comitato di stabilizzazione e associazione. Al fine di migliorare l’efficienza e l’accessibilità della giustizia per i cittadini, Vujić ha inoltre indicato durante l’incontro le possibili modifiche e migliorie della rete degli organi giudiziari di Belgrado, in modo da eliminare le osservazioni della Commissione europea riguardo all’efficienza del lavoro della giustizia.
Fon Bekerat ha sottolineato l’importanza del dialogo e della cooperazione in partenariato nel settore della giustizia, nonché il sostegno dell’Unione europea al ulteriore progresso della Serbia nell’attuazione delle riforme nell’ambito del processo di integrazione europea. Gli interlocutori concordano sul fatto che la prosecuzione della comunicazione e della cooperazione regolare è di importanza fondamentale per il conseguimento di risultati concreti nel campo dello stato di diritto, si conclude nel comunicato. (19 dicembre)
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