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Bruxelles (ANSA) – Tesla, Bmw e i tre gruppi automobilistici cinesi Saic, Geely e Byd hanno fatto ricorso alla Corte di Giustizia europea contro i dazi Ue alle importazioni di auto elettriche prodotte in Cina. L’ultima ad avviare il contenzioso è stata l’azienda di Elon Musk, coinvolta tramite l’unità Tesla Shanghai, dopo che già Bmw si era aggiunta alle azioni presentate nei giorni scorsi alla Corte a Lussemburgo dalle tre case cinesi, oltre alla Camera di commercio cinese (Cccme).

Contestano le tariffe aggiuntive alle frontiere imposte in Ue dalla fine dello scorso ottobre, fino al 35% in più rispetto alle tariffe doganali del 10% già in vigore in precedenza. Contro le decisioni della Commissione europea la Cina aveva già presentato un ricorso all’organizzazione mondiale del commercio, denunciando il “protezionismo” europeo, e ha poi avviato da parte sua un’indagine antidumping sulle carni di maiale, i latticini e liquori importati dall’Ue, cognac incluso.

“Siamo pronti a difendere il nostro caso in tribunale, se necessario”, ha affermato il portavoce dell’esecutivo comunitario Olaf Gill, confermando che i ricorsi che già risultano depositati alla Corte, senza che sia ancora pubblico alcun dettaglio delle cause, riguardano effettivamente i dazi ai veicoli elettrici cinesi. Il termine ultimo per presentare i ricorsi era mercoledì scorso, 22 gennaio. Le azioni sono state presentate alla Corte generale, dove la durata dei giudizi è in media di 18 mesi.

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