Bruxelles (ANSA) – Dopo una dichiarazione di rassicurazione della Commissione europea sulle forniture di gas e petrolio, l’Ungheria ha tolto il veto e l’Unione Europea ha rinnovato le sanzioni alla Russia per altri sei mesi. Un finale scontato, data la posizione assunta da Donald Trump la settimana scorsa: o Mosca accetta la trattativa, aveva minacciato il presidente Usa, o andrà in contro a più restrizioni.
“L’Ue mantiene le promesse”, ha commentato l’alto rappresentante Kaja Kallas, precisando che la garanzia europea sull’energia era “importante per Budapest”. Il prolungamento delle sanzioni spiana la strada ai negoziati sul 16esimo pacchetto, che dovrebbe vedere un ulteriore giro di vite contro la flotta ombra russa. Nel fine settimana, nel Baltico, si è verificato l’ennesimo incidente ai danni di un’infrastruttura sottomarina (un cavo connettore danneggiato) e di nuovo i sospetti puntano verso il Cremlino.
“Le azioni ibride della Russia stanno aumentando in frequenza e intensità in tutta l’Ue: la nostra incapacità di scoraggiare tali azioni invia un segnale pericoloso a qualsiasi aggressore perché la debolezza li incoraggia e questo è molto chiaro”, ha avvertito Kallas. “Se non agiamo ora rischiamo ulteriori aggressioni ed è essenziale aumentare i costi per coloro che sono dietro questi attacchi”.
Anche il segretario generale della Nato Mark Rutte è intervenuto sulla vicenda nel corso del suo punto stampa a Lisbona con il premier portoghese Luis Montenegro. “Abbiamo assistito a un altro incidente nel Mar Baltico, con l’interruzione di un cavo che collega la Lettonia alla Svezia: la buona notizia è che, grazie all’operazione ‘Baltic Sentry’, navi e aerei della Nato operano a fianco dei nostri alleati, consentendo una risposta rapida e coordinata” (27 gennaio).
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