Roma (ANSA) – La Russia torna a mettere pressione all’Europa attraverso il gas: Gazprom ha comunicato l’interruzione completa delle forniture da Nord Stream per tre giorni, dal 31 agosto al 2 settembre. Ufficialmente, ancora una volta, per questioni tecniche legate alla “manutenzione”. Lo stop alle forniture dal gasdotto che passa dalla Germania è stato motivato infatti con la necessità di “riparare l’unica unità di compressione rimasta in funzione”. Al “completamento dei lavori e in assenza di malfunzionamenti tecnici dell’unità – ha aggiunto il colosso energetico russo – le forniture di gas verranno riprese al volume di 33 milioni di metri cubi al giorno”. Si tratta, tuttavia, dell’ultimo di una lunga serie di stop che hanno messo in grande difficoltà i Paesi dell’Ue. Di fatto, un ricatto energetico brandito da Mosca come rappresaglia agli sponsor di Kiev e alle sanzioni. Non a caso dopo la nuova stretta dei russi il prezzo del gas ha toccato un nuovo record ad Amsterdam, schizzando ad un massimo di 262,78 euro al megawattora (+9,04%) per poi chiudere a 244,55. Un andamento che lascia presagire, alla riapertura dei mercati lunedì, nuovi rialzi (19 agosto). 

Gentiloni avverte, il Pnrr non si può riscrivere

Stiamo attraversando come economia europea acque molto agitate, con inflazione alta e alti costi delle energie, ma ancora abbiamo la possibilità di scommettere sul fatto che un certo livello di crescita possa essere tenuto. Dipende dal Pnrr. L’appello della Commissione è: attuiamo questo programma Next Generation EU. Mai come oggi disporre di queste risorse è fondamentale

Paolo Gentiloni, commissario europeo all’Economia

Rimini (ANSA) – Il Pnnr italiano non si riscrive. Sono, sì, possibili “correzioni limitate”, ma il Piano si attua e basta. Il commissario europeo Paolo Gentiloni pianta alcuni paletti con i quali sembra rispondere a quanti, a partire da Giorgia Meloni, sembrano intenzionati a cambiare alcuni degli obiettivi di “Italia Domani”, il Piano nazionale di ripresa e resilienza da 191,5 miliardi di euro varato da Bruxelles per far fronte dalla pandemia. In particolare, l’idea del centrodestra avanzata nei giorni scorsi sarebbe quella di chiedere di finanziare maggiormente le infrastrutture energetiche, se necessario anche a costo di rallentare un po’ la transizione verde: ma questo, secondo Gentiloni, determinerebbe un rallentamento di una vera e propria “corsa contro il tempo” che non si può fermare.

“Stiamo attraversando come economia europea acque molto agitate, con inflazione alta e alti costi delle energie, ma ancora abbiamo la possibilità di scommettere sul fatto che un certo livello di crescita possa essere tenuto. Dipende dal Pnrr. L’appello della Commissione è: attuiamo questo programma Next Generation EU. Mai come oggi disporre di queste risorse è fondamentale”, dice Gentiloni al Meeting di Cl. “Possiamo discutere con i diversi governi qualche concreto aggiustamento mirato, qualcuno ce lo ha già chiesto. Ma non si ricomincia da zero: si va avanti e le correzioni da fare, se necessarie, si fanno in corsa”, puntualizza. Gentiloni ricorda l’esperienza della Grecia, che proprio da oggi “esce dal lungo controllo dell’economia, con l’archiviazione della sua crisi finanziaria” dopo dieci anni. E lancia un messaggio di speranza ai Paesi in extra debito, come l’Italia: “Non siamo condannati alla austerità. Ci vuole prudenza, ma abbiamo un piano di 40 miliardi all’anno legato a sviluppo, investimenti e riforme” (20 agosto). 

Fumata nera tra Kosovo e Serbia. Borrell, ‘l’Ue non molla’

Bruxelles (ANSA) – Fumata nera a Bruxelles all’atteso vertice tra Serbia e Kosovo, mediato dall’alto rappresentante della politica estera Ue Josep Borrell e convocato per cercare di risolvere le recenti tensioni scoppiate nel nord del Paese, dove si concentra la popolazione serba. Pomo della discordia, la conversione delle targhe delle auto e il divieto d’uso di carte d’identità serbe. Come prevede la legge adottata da Pristina. Tanto è bastato per infiammare l’atmosfera, causando accesi scontri. “Non abbiamo raggiunto l’accordo ma io non mollo, le discussioni riprenderanno nei prossimi giorni perché abbiamo bisogno di soluzioni”, ha detto Borrell, dopo l’incontro con il presidente serbo Aleksandar Vučić e il premier kosovaro Albin Kurti.

D’altra parte le tensioni tra Serbia e Kosovo non sono mai puramente un fatto locale. Belgrado è spalleggiata da Mosca, che ha accusato Pristina di fomentare le tensioni su mandato degli Usa, e la giovane nazione balcanica, continua a non essere accettata da Serbia e Russia, oltre che da cinque Paesi dell’Ue. “Si sono fatti passi avanti, è stato il migliore incontro tra i due leader che ci sia mai stato finora”, fa sapere un alto funzionario Ue. Per quanto riguarda la necessità di arrivare, prima o poi, a una normalizzazione delle relazioni, sia Vučić che Kurti per la prima volta “sono entrati nel merito delle questioni da affrontare”. Sono state “esplorate delle soluzioni” per risolvere la crisi delle targhe, ma senza risultato (18 agosto).

Vaiolo scimmie: Ue, ora possiamo vaccinare 5 volte di più

Bruxelles (ANSA) – La task force di emergenza dell’Ema ha esaminato i dati sul vaccino contro il vaiolo delle scimmie Imvanex usato con iniezione intradermica. Il vaccino è autorizzato ora solo per iniezione sottocutanea, ma per via intradermica può esserne utilizzata una dose minore. “Le autorità nazionali possono decidere come misura temporanea di utilizzare Imvanex come iniezione intradermica a una dose più bassa per proteggere le persone a rischio durante l’attuale epidemia di vaiolo delle scimmie, mentre la fornitura del vaccino rimane limitata”, segnala l’Agenzia.

“L’importantissima raccomandazione odierna dell’Agenzia europea per i medicinali per una nuova strategia di vaccinazione intradermica contro il vaiolo delle scimmie consentirà agli Stati membri di vaccinare cinque volte più persone con la fornitura di vaccini disponibile nella Ue, garantendo un maggiore accesso alla vaccinazione per i cittadini a rischio e per gli operatori sanitari” ha sottolineato la commissaria europea alla Stella Kyriakides, dopo che l’agenzia europea del farmaco Ema ha raccomandato l’uso intradermico del vaccino in modo che sia necessario solo un quinto di una dose rispetto all’iniezione sottocutanea, permettendo di proteggere molte più persone con le dosi disponibili.

“Continueremo a coordinare la nostra risposta a questo focolaio da vicino con i nostri Stati membri nelle settimane e nei mesi a venire su questioni vitali come l’aumento delle segnalazioni, la definizione di strategie di vaccinazione, la fornitura di informazioni chiare ai nostri cittadini e l’approvvigionamento di terapie e ulteriori vaccini – ha affermato Kyriakides -. Come ha dimostrato la pandemia di Covid-19 in corso, siamo più forti quando lavoriamo insieme” (19 agosto).

Questa raccolta è una selezione editoriale basata sulla copertura europea dell’ANSA. La responsabilità editoriale di questa pubblicazione è dell’ANSA. Viene pubblicata il lunedì e il giovedì.