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Bruxelles (ANSA) – Le parole di Silvio Berlusconi su Vladimir Putin in una manciata d’ore sono diventate un caso internazionale. Giunto al Parlamento europeo proprio mentre i Socialisti & Democratici preparavano una sortita contro Ppe e Renew accusandoli di sdoganare l’estrema destra in Europa. I Popolari europei, gruppo del quale fa parte Forza Italia, sono nel mirino. Il loro sostegno agli azzurri è visto come un appoggio ad un governo di destra che – questa è l’accusa di una parte dell’emiciclo a Strasburgo – rischia di indebolire le posizioni europee.

“FI è passata da pilastro del centrismo a stampella del postfascismo. Angela Merkel non avrebbe mai accettato un’alleanza con l’estrema destra”, ha attaccato la capogruppo di S&d Iratxe Garzia Perez. “Il Ppe condanni le parole di Berlusconi o si renderà complice”, hanno incalzato i liberali di Renew. Manfred Weber, capogruppo e presidente del Ppe, non è entrato nel merito, ma ha ribadito che “Putin è un criminale di guerra e che il supporto a Kiev ci unisce”.

La realtà è che le parole di Berlusconi hanno creato forti tensioni all’interno del gruppo, dove già si guardava con estrema cautela al reale peso di Fi nel governo. Una parte del Ppe non fa mistero di augurarsi un prossimo ritiro del Cavaliere. Cercando di distinguere le posizioni degli azzurri da quelle dell’ex premier. “Le parole di Berlusconi sono tristi, ma abbiamo fiducia in Tajani e in Forza Italia”, ha scandito il vicepresidente del gruppo Paulo Rangel.

Il clima, a Strasburgo, si è acceso poi nel pomeriggio nel dibattito sulla ‘riabilitazione dell’estrema destra in Ue’. “Gli italiani sono in grado di scegliersi il governo da soli, fatevene una ragione”, è sbottato il presidente dei sovranisti di Id, l’eurodeputato leghista Marco Zanni. “Ho sentito sciocchezze sull’Italia, la nostra linea sull’Ucraina non cambierà”, ha assicurato il capodelegazione azzurro Fulvio Martusciello (19 ottobre).

La Commissione europea vara il piano sul caro energia e le forniture di gas

Strasburgo (ANSA) – Via libera del Collegio dei commissari europei alla nuova proposta legislativa sull’energia. Il pacchetto di misure “affronta l’aumento dei prezzi del gas e assicura la sicurezza delle forniture per questo inverno”, annuncia la Commissione. Tra le principali misure approvate figurano “l’acquisto congiunto di gas, la creazione di un nuovo parametro di riferimento per i prezzi del Gnl entro marzo 2023 e, nel breve termine, un meccanismo di correzione dei prezzi per stabilire un limite di prezzo dinamico per le transazioni sulla borsa del gas Ttf; norme di solidarietà predefinite tra gli Stati membri in caso di carenza di approvvigionamento”.

“In combinazione con le misure già concordate per la riduzione della domanda di gas e di elettricità – spiega l’esecutivo comunitario – lo stoccaggio del gas e la ridistribuzione dei profitti del settore energetico, e la ridistribuzione dei profitti eccedenti del settore energetico, queste nuove misure miglioreranno la stabilità dei mercati europei del gas quest’inverno e oltre. Le misure contribuiranno inoltre a mitigare ulteriormente la pressione sui prezzi avvertita dai cittadini europei e dall’industria, garantendo al contempo la sicurezza degli approvvigionamenti e il funzionamento del mercato interno”.

“La Commissione, in questo mese, continuerà il suo lavoro in altri settori, tra cui la revisione del Quadro di riferimento temporaneo per le crisi in materia di aiuti di Stato e un ulteriore sviluppo delle modalità per limitare l’impatto dei prezzi elevati del gas sui prezzi dell’elettricità. Inoltre, la Commissione effettuerà una valutazione delle esigenze del programma RePower per accelerare la transizione verso l’energia pulita ed evitare la frammentazione del mercato unico, con l’obiettivo di presentare proposte per rafforzare la potenza finanziaria dell’Ue per RePower”, spiega ancora Palazzo Berlaymont.

La Commissione propone infine “un uso flessibile e mirato dei fondi della politica di coesione per affrontare l’impatto dell’attuale crisi energetica sui cittadini e sulle imprese. su cittadini e imprese, utilizzando fino al 10% della dotazione nazionale totale per il periodo 2014-2020, per un valore di circa 40 miliardi di euro” (18 ottobre).

Il Parlamento europeo respinge il bilancio di Frontex, ‘gravi irregolarità’

Strasburgo (ANSA) – Il Parlamento europeo rifiuta di approvare il bilancio 2020 di Frontex. Nel testo della risoluzione approvata con 345 voti favorevoli, 284 contrari e 8 astensioni gli eurodeputati sottolineano “l’entità della colpa grave e delle altre irregolarità individuate” sotto il precedente direttore esecutivo dell’agenzia, Fabrice Leggeri, dimessosi il 28 aprile 2022 a seguito della pubblicazione della relazione dell’Ufficio europeo per la lotta anti-frode (Olaf).

Stando agli eurodeputati “l’agenzia non è riuscita a proteggere i diritti fondamentali dei migranti e dei richiedenti asilo e, secondo i media, è stata coinvolta in operazioni di respingimento illegale di almeno 957 rifugiati tra marzo 2020 e settembre 2021”. Nel testo si esprime quindi “sconcerto e profonda preoccupazione per il caso di suicidio di un membro del personale, connesso a presunte pratiche di molestia sessuale e osserva che dei 17 casi di presunte molestie sessuali segnalati nel 2020”.

Frontex, osservano gli europarlamentari, “non ha attuato alcune delle condizioni stabilite nelle precedenti relazioni di discarico del Parlamento, e chiede di sospendere il sostegno dell’Agenzia alle operazioni di rimpatrio dall’Ungheria, data la situazione dello Stato di diritto nel paese”. Per quanto riguarda la situazione in Grecia, il testo esprime “preoccupazione per le recenti rivelazioni secondo cui l’ex direzione esecutiva dell’Agenzia era a conoscenza di respingimenti illegali” (18 ottobre).

Popolo ucraino e Zelensky vincitori premio Sacharov 2022

“Sono riconoscente al Parlamento europeo e a Roberta Metsola per aver assegnato il Premio Sacharov al popolo ucraino. Gli ucraini dimostrano ogni giorno dedizione ai valori della libertà, della democrazia sul campo di battaglia contro la Russia, Stato terrorista. Per questo il sostegno delle nazioni europee è molto importante per noi”

Volodymyr Zelensky, presidente dell’Ucraina

Strasburgo (ANSA) – Il popolo ucraino, rappresentato dal suo presidente, dai leader eletti e dalla sua società civile è il vincitore del Premio Sacharov 2022, il massimo riconoscimento assegnato dall’Eurocamera per la libertà di pensiero. Lo annunciano dal Parlamento europeo in seguito alla decisione presa durante la Conferenza dei presidenti dell’Eurocamera. Gli altri due finalisti erano il fondatore di WikiLeaks, Julian Assange, e la Commissione per la verità in Colombia.

Con l’assegnazione del premio, “vengono evidenziati gli sforzi del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, insieme al ruolo di singoli individui, di rappresentanti della società civile e di istituzioni statali e pubbliche”, si legge in una nota del Parlamento europeo. “Tra le persone menzionate, oltre al presidente, anche la rappresentante dei servizi di emergenza dello Stato ucraino, Yulia Pajevska, fondatrice dell’unità medica di evacuazione Angeli di Taira, Oleksandra Matviychuk, avvocatessa per i diritti umani e presidente dell’organizzazione Centro per le libertà civili, il Movimento di resistenza civile Nastro giallo e Ivan Fedorov, sindaco della città ucraina di Melitopol, attualmente sotto occupazione russa”, si legge ancora nella nota. La consegna dell’onorificenza avverrà il 14 dicembre a Strasburgo.

“Sono riconoscente al Parlamento europeo e a Roberta Metsola per aver assegnato il Premio Sacharov al popolo ucraino” ha commentato Zelensky via Twitter. “Gli ucraini dimostrano ogni giorno dedizione ai valori della libertà, della democrazia sul campo di battaglia contro la Russia, Stato terrorista. Per questo – conclude – il sostegno delle nazioni europee è molto importante per noi” (19 ottobre).

Premio Caruana Galizia a inchiesta su presenza russi in Africa

Strasburgo (ANSA) – Il documentario “La Repubblica centrafricana sotto l’influenza russa”, dei giornalisti francesi Clément Di Roma e Carol Valade, è il vincitore del Premio giornalistico Daphne Caruana Galizia 2022, l’onorificenza istituita dal Parlamento europeo in memoria della giornalista maltese assassinata. Alla cerimonia di premiazione hanno partecipato la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, la vicepresidente responsabile del Premio, Pina Picierno, e Anthony Bellanger, segretario generale della Federazione Internazionale dei Giornalisti nonché rappresentante dei 29 membri della giuria europea indipendente.

Per completare il documentario trasmesso da Arte Reportage in francese, tedesco e inglese, e successivamente su France 24 e pubblicato sul quotidiano francese Le Monde i i due reporter hanno portato avanti il lavoro dei tre colleghi russi, Orhan Djemal, Kirill Radchenko e Alexander Rasstorguyev, assassinati nella Repubblica Centrafricana mentre indagavano proprio sui battaglioni Wagner nel 2018. In finale arrivate anche due inchieste italiane ‘Agricoltori a rischio: il mito dei dispositivi di protezione contro i pesticidi’ di Irpimedia e ‘La discarica della vergogna’ di Meridianoitalia.tv (19 ottobre).

Questa raccolta è una selezione editoriale basata sulla copertura europea dell’ANSA. La responsabilità editoriale di questa pubblicazione è dell’ANSA. Viene pubblicata il lunedì e il giovedì.